Vini principali: Greco di Tufo e Coda di Volpe
Anno fondazione: 1970
Ettari vitati: 5
Produzione annua: 22.000 bottiglie
Indirizzo: Via S. Lucia, 34 - 83010 Tufo (AV)

Sulla strada che separa Benevento da Avellino, è qui che si posiziona la roccaforte del greco: a Tufo. E senza dubbio il suo feudatario è Angelo Muto, vigneron di Cantine dell’Angelo. 900 sono gli abitanti che custodiscono il più piccolo degli areali di questa DOCG per poco più di 500 ettari quasi totalmente parcellizzati: minuscoli cru al pari di quelli francesi, e ad occhi chiusi il greco di Cantine dell’Angelo è un sancerre e se così non è allora il sancerre è un greco. Il “benefattore” di queste zone è lo zolfo, questo minerale, infatti, è il principale componente del terreno tufaceo, prevalentemente argilloso e calcareo, ed è il principale responsabile di quelle note sulfuree segno inconfondibile di ogni calice di greco che provenga da queste zone e al pari di ogni calice di sancerre che provenga dalla Loira. Ed è proprio a ridosso delle antiche miniere di zolfo, in Contrada Campanaro, che si scorge il primo vigneto di Angelo Muto: “Miniere”, 5 ettari di dislivello da far impallidire anche lo scalatore più esperto, si parte da 360 metri per arrivare a vigne impiantate fino a 460 m s.l.m. Qui le pietre di tufo e i pezzi di gesso emergono già in superficie, segno premonitore dell’acidità e sapidità che ritroveremo nel calice. Sopra le bocche di sfiato della polveriera c’è invece “Torrefavale”, che è la seconda etichetta di questa cantina. Torrefavale è stato il primo areale di Tufo a essere iscritto nella DOCG del Greco: poco più di un ettaro oggi diviso in 4 diverse proprietà e, una di queste, a partire dal 2012, è di Cantine dell’Angelo.

I vini di Cantine dell’Angelo