Lino Maga
Se esistono miti e leggende nel mondo del vino, Lino Maga è uno di questi, e di certo il Barbacarlo, il suo vino di punta, è una leggenda. Di lui tutti hanno scritto tutto. Non servono grandi presentazioni per chi la storia del vino l’ha scritta. Era il 1986 quando inizia la storia del vino di Lino Maga. A Broni, nel cuore dell’Oltrepò Pavese, quando gli antenati della famiglia Maga intitolarono il vigneto di famiglia e tutta una collina alla memoria di uno zio Carlo: Barbacarlo nel dialetto pavese.
E quella collina chiamata Barbacarlo è stata luogo di molteplici battaglie anche legali. Lino infatti ha combattuto strenuamente per difendere quel territorio ed evitare che la denominazione potesse estendersi anche verso territori fin troppo distanti da quella collina. Alla fine ha vinto lui e il Barbacarlo è diventato una sorta di monopolio, del cui nome poteva fregiarsi solo il Maga.
Ma lui, uomo schivo e soprattutto uomo di terra, non è mai interessato il fregio di un uomo, per lui “semplicemente” il “vino deve sapere di vino”. E il suo vino sa di vino. Lo hanno sempre saputo i suoi più famosi estimatori, da Gianni Brera, ad Agnelli, al grande Luigi Veronelli. Da allora il suo seguito è stato un crescendo. I suoi vini sono cercati e ricercati dagli appassionati di tutto il mondo. Vini immortali che resistono al tempo, potendo aprirli anche dopo 40 anni e ritrovare sempre un’espressione viva e vera.

Vini principali: | Barbacarlo, Montebuono |
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Anno fondazione: | 1886 |
Ettari vitati: | 8 |
Produzione annua: | 24.000 bottiglie |
Indirizzo: | Maga Lino, Via Mazzini Giuseppe, 50 - 27043 Broni (PV) |