I vini delle Isole minori Italiane

Non solo Sicilia e Sardegna, il mondo del vino italiano si costella di perle enoiche anche nelle piccole isole del nostro bel Paese, sempre più vivaci nella produzione di vini di qualità.

La conferma che la viticoltura isolana è più in forma che mai, con vini che risentono poco dei cambiamenti climatici e sfruttano il mare come fonte di equilibrio arriva in Campania nella meravigliosa Ischia come dimostrano i vini di Cenatiempo in una coltivazione eroica di Biancolella, Forastera e Piedirosso che non hanno mai visto attrezzi agricoli moderni. 


E lo stesso si dica anche per i vini  di Antonio Mazzella, come con Enaria un vigneto di appena un ettaro e mezzo, allevato in totale conduzione biologica, da cui nasce un Biancolella in purezza dall’omonimo nome prodotto in appena 5000 bottiglie l’anno.

E sempre in Campania altra conferma della qualità della viticoltura isolana arriva nell’ aristocratica Capri con Scala Fenicia, qui Luigi Esposito, leggendario ultra-ottantenne per tutta la vita si è preso cura delle viti da cui oggi nasce il Capri Bianco DOC, affidato per il futuro ad Andrea Koch. Un blend di tre diverse uve, greco-falanghina e biancolella. È un bianco solare, mediterraneo e marino, pura espressione delle magiche atmosfere di questa perla del Tirreno.

Rotolando verso sud si passa alla tradizione dei vini passiti di Pantelleria, come quello iconico di Salvatore Murana prodotto da sole uve Zibibbo in purezza allevate ad alberello che dopo la vendemmia, verso fine agosto, vengono disposti per l'appassimento al sole su degli ‘stinnitura' per un periodo di circa 30 giorni al fine di ottenere una maggiore concentrazione di zuccheri.

E per rimanere di nuovo in Sicilia, ma in un altro arcipelago, quello delle Eolie, dove se è vero che la Malvasia si è sempre vinificata per la produzione di vino dolce ecco arrivare le innovative idee di Nino Caravaglio quando nel 2009, per primo, decide di vinificare la malvasia nella tipologia “secco”. Infatata è un vino speciale e sinuoso che rivela mandarino e ribes bianco misto a macchia mediterranea e in ogni sorso pare di immergersi in quelle acque cristalline della splendida Salina.




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