Viaggio in Costiera

Wine tour in Costiera!

La Costiera Amalfitana è un susseguirsi di immagini dalla grande bellezza che spezzano il fiato: enclave di ulivi, terrazzamenti di viti e giardini di limoneti incorniciano imponenti coste selvagge che svelano un meraviglioso mare blu cobalto. Seguiteci nel nostro road trip enologico per scoprire le Aziende storiche della Costa d’ Amalfi.

 

Da Positano fino a Vietri, dalla Ginestra alla Pepella, dal Tintore all’Aglianico, vi portiamo in giro tra le iconiche aziende del vino della Costa d’Amalfi  fino alle nuove realtà che si affacciano al mercato (e non così tanto timidamente) in un viaggio che appaga non solo la vista ma anche il gusto.

Partiamo con Capri all’orizzonte, lungo la SS 163 che collega i 14 comuni distribuiti sulla costiera, e la prima tappa del nostro wine tour è a Furore: un paese di appena 800 abitanti che vanta non solo l’unico fiordo italiano, ma dal 1980 anche una delle Aziende più rappresentative della Costiera Amalfitana: Marisa Cuomo 

Se non fosse stato per Andrea Ferraiolo, che regalò, come dono di nozze, a sua moglie Marisa, i primi due ettari di questa Azienda, oggi non saremo neppure qui a parlarne. Ah i gentiluomini di una volta!

E da quel giorno, gli ettari, sottratti praticamente alla roccia, sono diventati 10, sparpagliati qua e là lungo le curve di Furore: micro-appezzamenti di viti aggrappate letteralmente nei muretti a secco che mantengono ben salda la montagna alle loro spalle. Qui le parole non sono satisfattive per quanta bellezza si mostri lungo quei filari con vista privilegiata sulla Costiera Amalfitana.

Ogni loro vino ha una sua storia, e vale di essere letta fino all’ultima pagina (o sorso), ma oggi l’aria di primavera invita all’assaggio del loro Costa d’Amalfi Rosato ottenuto da viti di Piedirosso e Aglianico, coltivate tra Cetara e Raito, le cui radici affacciano sul mare di Vietri, e che pare rubino direttamente il colore di quel cielo, quasi aranciato, che si vede al tramonto. Un vino che profuma di energia e poi di ciliegia e melograno. Armonia e dinamismo si fondono in un sorso dalla sapidità e freschezza che rimanda alla terra da cui proviene.

 

Lasciamo alle spalle la brezza marina della spiaggia di Conca dei Marini (conosciuta alla cronaca rosa per il leggendario incontro tra Jackie Kennedy e l'avvocato Agnelli), e Proseguiamo su quest’aspra altura che caratterizza il panorama di Tramonti, e il fiato si spezza nuovamente, nel suggestivo borgo di Gete, alla vista dei vigneti dell’Azienda Agricola RealeUna viticultura allevata direttamente a strapiombo sul mare e sulle scogliere. 

Aliseo è il vino iconico, prodotto da vigne a piede franco aggrappate sulle rocce, e che risponde perfettamente a cosa sia la Biancolella, la Pepella e la Biancazita, vinificate e affinate unicamente in acciaio: grande aromaticità, freschezza e sapidità.  E anche la firma del bravo enologo Fortunato Sebastiano pare incisa in ogni sorso.

Che cos’è Aliseo? È il vento che spira regolare in direzione e in costante intensità, ma il sorso di Aliseo di Reale è, invece, Il sogno onirico di Joyce in Finnegans Wake: intraducibile a parole.

  

Che si tratti dell’inizio, del centro, o della fine del viaggio, è sempre bene farsi coccolare dai vini di Raffaele Palma

Se nell’arte un trittico potrebbe essere sufficiente per esprimere l’estro di un’artista, per questa tenuta un arazzo pare non essere sufficiente.

Non c’è etichetta, infatti, che non vada provata e menzionata, e soprattutto non c’è etichetta che verrà dimenticata. Dal Puntacroce Bianco  che invita immediatamente ad un appagante aperitivo vista mare al Salicerchi Rosato  che necessita di una cena sopraffina

 

Non sbagliava di certo Salvatore Quasimodo, quando pensando alla Costiera Amalfitana, ritrovava i profumi della sua fanciullezza, di quel “giardino che cerchiamo sempre e inutilmente dopo i luoghi perfetti dell’infanzia. Una memoria che avviene tangibile sopra gli abissi del mare, sospesa sulle foglie degli aranci e dei cedri sontuosi negli orti esili dei conventi”.

Ed è  questa la Costiera Amalfitana, con quella stessa memoria di Salvatore Quasimodo che continua a vivere, allargandosi e permanendo ancora oggi in tutti i suoi borghi e in tutti i suoi vini.


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