Denominazione: | Barbaresco DOCG |
---|---|
Annata: | 2014 |
Regione: | Piemonte |
Tipologia: | Rosso |
Vitigni: | Nebbiolo 100% |
Colore: | Rosso granato intenso |
Profumo: | Note di tabacco dolce, rosa canina, spezie e goudron |
Gusto: | Pieno, asciutto, austero, elegante, di grande corpo e struttura |
Gradazione: | 14% |
Temperatura di Servizio: |
18/20°C |
Formato: | Bottiglia 75 cl |
Vigneti: | Vigne situate su terreni calcarei, argillosi e limosi a 240 m s.l.m. |
---|---|
Vinificazione: | La fermentazione avviene esclusivamente in tini di legno, grazie ad un pied de cuve di lieviti Indigeni. Si protrae per una decina di giorni. Successivamente viene applicata l'antica tecnica di macerazione della steccatura a cappello sommerso, che si protrae per 2 mesi / 2 mesi e mezzo (60 – 75 giorni). |
Affinamento: | Il vino matura poi in una botte di rovere neutro per circa 5 anni.pressatura con uva intera e fermentazione in barriques |
Filosofia Produttiva: |
Vino convenzionale |
La famiglia Roagna è alla guida di questa storica tenuta, nel Piemonte italiano, dal 1880. Se la qualità di queste annate è sempre stata conosciuta e riconosciuta, il Barbaresco Albesani di Roagna rivelerà ancor più potenziale tra diversi anni o addirittura decenni di invecchiamento. E' costruito attorno ad un'imponente struttura tannica, e il suo frutto al sorso è immediato Questo Barbaresco, del piccolo borgo di Albesani, è un vino fresco, con gli accenti del suo terroir. Il naso è di grande intensità, intorno ai frutti neri, con un tocco selvatico e vegetale che arriva a portare complessità e un po' di cuoio. Con l'invecchiamento assume aromi più rilassati, di sottobosco e acquavite di ciliegie che ricordano un grandissimo Pinot Nero. Il palato morbido con tannini numerosi ma eleganti ricorda i grandi vini da riposo che, dopo molti anni, si rilassano e sviluppano una finezza esemplare. Perfetto l'abbinamento con carni rosse, o anche selvaggina..
A volte non è neppure necessario decantare un vino per il suo territorio o la bravura del suo produttore, a volte il vino sa parlare da solo. Ecco questo è il caso!

E' il 1929 quando Maria Candida, promessa sposa di Giovanni, porta come sua dote una parcella della vigna Montefico di Barbaresco. Pochi anni dopo Giovanni compra anche il vigneto Pajè e una piccola parcella del cru Asili di Barbaresco. Da qui inizia la storia. Non solo la storia di Roagna, ma la stessa storia del vino. Oggi l'azienda è condotta da Luca ed i suoi sono vini che se non ci fossero dovrebbero inventarli. Luca Roagna è diventato il profeta del Nebbiolo. Le sue sono interpretazioni che ogni anno si rivelano come superbe, sublimi. Non ci sono espressioni più eteree del nebbiolo se non le sue.

Formaggi

Tagliolini al tartufo

Selvaggina