Nella viticoltura di collina piemontese è sempre stato molto significativo il tipo di suolo ma anche la "posizione" del vigneto, cioè la sua esposizione.L'insieme dei vari elementi ha consentito di definire alcuni nomi di Cascina o di Vigneto più importanti fin dai tempi di Vignolo-Lutati e successivamente con Renato Ratti, per arrivare all'Atlante delle Vigne di Langa di Carlo Petrini. Per il Barbaresco Giacone di Cascina Alberta la vendemmia è stata effettuata a mano in cassette da 20 chilogrammi nel mese di ottobre. L'uva giunta in cantina è stata, poi, pressata delicatamente e la fermentazione è avvienuta attraverso l'uso di lieviti indigeni in serbatoi inox a temperatura controllata, con rimontaggi giornalieri per 30 giorni. Dopo la svinatura, il vino è stato messo in botti grandi di rovere di Slavonia.
Il Barbaresco Giacone di Cascina Alberta si presenta in un colore ammaliante e magnetico, un carico rosso rubino che pare dimostrare la sua perfetta salubrità. Il suo profilo aromatico è arioso ed è giocato principalmente da erbe selvatiche, ciliegia, fiori viola e blu e leggeri sapori di spezie. Il sorso è ricco e vale a garantire tanta freschezza durante la beva. Un lungo retrogusto e una sferzata, bella e appagante, di freschezza e sapidità al pari.