




Denominazione: | Barolo DOCG |
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Annata: | 2017/2018 |
Regione: | Piemonte |
Tipologia: | Rosso |
Vitigni: | Nebbiolo 100% |
Colore: | Intenso e consistente rosso rubino |
Profumo: | Note di spezie, erbe aromatiche e sottobosco fitto |
Gusto: | Al palato è potente, rotondo, caldo ed avvolgente |
Gradazione: | 15% |
Temperatura di Servizio: |
18-20°C |
Formato: | Bottiglia 75 cl |
Vigneti: | Vigne dai 20 ai 30 anni provenienti dai comuni di La Morra, Castiglione Falletto, Serralunga d'Alba e Barolo |
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Vinificazione: | Macerazione sulle bucce in rotofermentatore a temperatura controllata per 4/5 giorni |
Affinamento: | Affinamento di 24 mesi in barriques tonneaux di rovere francese |
Filosofia Produttiva: |
Vini Convenzionali |
Il Barolo di Elio Altare è un'icona nel mondo dei Barolo. Custode della tradizione del Barolo e al pari simbolo di innovazione. Si tratta, infatti, di una versione classica di Barolo, realizzata come da antiche consuetudini, con uve provenienti da diverse zone della denominazione, in modo da poter raggiungere un risultato finale particolarmente armonioso. Secondo, quindi, la tecnica dell'assemblaggio. Diversamente, al contrario della tradizione langarola, l'affinamento non avviene in grandi botti, ma in barrique, che consentono di accelerare la maturazione del vino e di renderlo più pronto e piacevole da subito.
Il Barolo di Elio Altare nel calice si presenta di colore rosso rubino vivo e luminoso con leggeri riflessi granato. Il suo naso è elegante e intenso, e profuma di frutti rossi, di marasca, ribes, e lampone, e poi delicati sentori floreali di violetta, spezie e liquirizia. Il sorso è di corpo e ben presente al palato, dove il tannino è fitto, ma ben integrato. Termina in un finale lungo e persistente dove la protagonista è la freschezza.

Era il 1961 quando Giacomo Bologna, ereditò da suo padre Giuseppe, la sua passione per il vino, poi le vigne per far vivere e rivivere quella passione, ed in ultimo il suo stesso soprannome, Braida. Da allora Giacomo, vendemmia dopo vendemmia, ha acquisito sempre più esperienza, ed oggi se il Piemonte è conosciuto al mondo non solo per il nebbiolo, ma anche per la Barbera d'Asti è grazie a Giacomo ed oggi anche grazie ai suoi figli Giuseppe e Raffaella.
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