Bibenda:
2016






Denominazione: | Bolgheri Rosso DOC |
---|---|
Annata: | 2021 |
Regione: | Toscana |
Tipologia: | Rosso |
Vitigni: | Sangiovese 30%, Cabernet Sauvignon, 30% Merlot, 20% Syrah 10%, Teroldego 10% |
Colore: | Rosso rubino intenso |
Profumo: | Naso, fruttato lamponi fragola |
Gusto: | Fresco, di grande bevibilità, morbido |
Gradazione: | 13,5% |
Temperatura di Servizio: |
16-18°C |
Formato: | Bottiglia 75 cl |
Vigneti: | Vigne situate a Torre, Vignanova, Poderini, Campastrello |
---|---|
Vinificazione: | Fermentazione spontanea in vasche d'acciaio a temperatura controllata, e macerazione di 10-12 giorni sulle bucce. Terminata la malolattica si procede all'assemblaggio delle diverse masse |
Affinamento: | Affinamento di 12 mesi in parte in botti di rovere grandi e in parte in barrique di secondo e terzo passaggio |
Filosofia Produttiva: |
Vini Convenzionali |
Il Bolgheri Rosso di Michele Satta è l'espressione più semplice e, quindi, anche la più autentica di cosa sia la denominazione Bolgheri Doc. In questo vino c'è la valorizzazione del territorio e soprattutto del vigneto (circa 20 ettari). L'uva è coltivata con attenzioni antiche e dedizione artigianale, in un vigneto ad alta densità (circa 6000 piante/ha). La raccolta è manuale ed avviene solo quando i grappoli hanno raggiunto la perfetta maturazione. Le fermentazioni avvengono senza aggiunta di lieviti artificiali, con rimontaggi o follature. Dopo 12 mesi di legno il vino va in bottiglia e sosta in cantina per 6 mesi prima di essere venduto.
Il Bolgheri Rosso di Michele Satta è un carico rosso rubino intenso e dai vivaci riflessi che sprigiona al naso note di frutta fresca sia rossa che nera come lamponi, fragola e poi ribes e more. Accenni di spezie e note di tabacco in sottofondo. Il suo sorso è l'equilibrio fattosi liquido, elegante e ricco di aroma.

"Il mio arrivo a Castagneto Carducci è casuale", così Michele Satta spiega l'inizio della sua storia da vignaiolo. Era il 74, quando poco più che ventenne si iscrive all'università di agraria di Milano, e da lì a poco, con una laurea in tasca e pervaso dalla testa fino ai piedi di entusiasmo affitta vecchie vigne a Castagneto Carducci. Date che coincidono anche con la nascita della Doc Bolgheri. Perché se esiste questa Denominazione, nata appunto nel 1984, è anche e soprattutto grazie alla storia dell'azienda di Michele Satta. Il merito del successo va anche a sua moglie Lucia, compagna di vita e di lavoro e oggi a due dei suoi sei figli che perseguono il lavoro iniziato dai loro genitori, Giacomo e Benedetta. Questa è sì una storia di famiglia, ma parallelamente è anche un pezzo della storia d'Italia, visto che i vini di Michele Satta hanno davvero fatto la storia di questa denominazione e anche della Toscana.
Vedi produttore

Formaggi di media stagionatura

Zuppa di farro e ceci

Roast beef