Il Brunello di Montalcino Biondi-Santi è il primo Brunello nella storia e incarna da 150 anni la visione che nell'ottocento ispirò Clemente Santi nella creazione della sua prima espressione. Fu infatti Clemente che decise di denominare la sua prima bottiglia di "Vino Rosso Scelto" appunto come "Brunello". Ci vorrà, però, un salto di oltre due generazioni di Biondi Santi, passando per Ferruccio, nipote di Clemente, (che nel 1888 etichettò per la prima volta una bottiglia di Brunello di Montalcino) per arrivare poi a Tancredi (che nel 1927 dette inizio al fascinoso rito della ricolmatura delle vecchie riserve, iniziando con i millesimi 1888 e 1891) "per vedere finalmente riconosciuta, nel 1980, la DOCG Brunello di Montalcino.
La degustazione del Brunello di Montalcino DOCG 2016 rappresenta l'esatto specchio della sua annata. Elegante e ritmata, con un'estate non eccessivamente calda e alquanto ventilata. Il sorso è quello tipico del Sangiovese e soprattutto di quello che il Sangiovese sa regalare quando diventa un Brunello di Montalcino, dal tannino presente, ma mai perentorio, con un sorso progressivo e ricco di personalità che in retronasale conferma l'essenza pura del sangiovese con quel suo ricordo ematico, quasi ferroso. Tutto ciò già da solo parrebbe confermare la grandezza di questo vino. Ma Biondi Santi ci ha abituato alla maestosità dei suoi vini, e per poter godere appieno di questa bottiglia il consiglio è di dimenticarla in cantina per qualche anno. Garantiamo che l'attesa saprà ripagarvi alla grande!