Il Brut(es) di Marius belle è un Merlot tanto puro quanto contraddittorio. La sua pienezza è data dalla terra in cui cresce, Lalande de Pomerol, uno dei luoghi più vocati e al momento ancora non invasi dalla massificazione commerciale. Lalande de Pomerol si trova infatti a nord della più nota e blasonata citta di Pomerol, da cui trae origine l'omonima denominazione dalla quale si producono vini tanto buoni quanto diventati, ormai, negli ultimi tempi quasi inaccessibili. Eppure basta spostarsi solo sull'altra riva del fiume, il Barbanne, per scoprire tesori nascosti, come quello prodotto da Marius Bielle e il suo Brut(es). Dalla vite al vino le azioni per Marius Bielle paiono semplici: attendi la giusta maturità, vendemmi a mano, pigia e aspetta senza forzature. Che tradotto equivale a dire che Brut(es) è fermentato con soli lieviti indigeni in cemento e una volta diventato vino affina in anfora per 18 mesi, senza subire alcuna chiarifica né filtrazione prima dell'imbottigliamento. Una produzione di sole 5000 bottiglie. Un consiglio, degustatelo leggermente freddo, fidatevi di noi. I suoi tannini risulteranno ancora più vellutati.
La realtà della natura e il manifesto di un carattere, questo è il Brut(es) di Marius Bielle: un concentrato di terroir misto a ciò che il vino ha voluto da solo diventare. Se ti aspetti da un Merlot una "confort zone", qui non la troverai: i suoi frutti paiono insolenti, vispi, agili e vengono gestiti e placati solo dai tannini che, come un muro di gomma, sanno addomesticarli e mantenere una beva sempre e costantemente sull'allerta. Incisione ed esplosione nel sorso. Ed è così che la sua beva diventa così incessante. Ma tutto ciò non è dato solo dalla sua piacevolezza, e non solo da un'inaspettata freschezza, ma pare essere data, soprattutto, da quella voglia che sopraffà il degustatore nel cercare di catturare tutte le parole che in un calice di Brut(es) di Marius Belle paiono diventare uno dei più bei versi dell'Odissea mai letti: "Il vino mi spinge, il vino folle, che fa cantare anche l'uomo più saggio e lo fa ridere mollemente e lo costringe a danzare, e tira fuori parola, che sta meglio non detta".