Denominazione: | Champagne AOC |
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Annata: | S.a. |
Regione: | Francia |
Tipologia: | Champagne |
Vitigni: | Chardonnay 100% |
Colore: | Giallo paglierino dai riflessi dorati |
Profumo: | Al naso è minerale e iodato poi floreale con un delicato profumo di acacia misto alla dolcezza della pesca bianca |
Gusto: | Il sorso è denso, ricco, con accentuata ma elegante acidità, finale minerale |
Gradazione: | 12,5% |
Temperatura di Servizio: |
8-10°C |
Formato: | Bottiglia 75 cl |
Vigneti: | Vigne situate nel villaggio di Cramant |
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Vinificazione: | Microvinificazione parcellare, fermentazione malolattica svolta |
Affinamento: | Sui lieviti per 21 mesi |
Filosofia Produttiva: |
Vini Convenzionali |
Lo Champagne "La Grâce d'Alphaël" di Philippe Glavier è uno Chardonnay in purezza con uve provenienti da vigneti situati nel villaggio di Cramant nel cuore della Côte des Blancs. Prodotto mediante l'assemblaggio della cuvée base con vini della vendemmia 2019 ed un 47% di vini di riserva di annate precedenti, che, una volta vinificate, sono spumantizzate con il metodo champenoise. Il vino affina successivamente sui lieviti per 21 mesi.
Lo Champagne "La Grâce d'Alphaël" di Philippe Glavier si presenta di un giallo paglierino dal perlage fine e persistente. Al naso è minerale e iodato poi floreale con un delicato profumo di acacia misto alla dolcezza della pesca bianca, di seguito si percepiscono profumi di rose bianche, limone e albicocca. La fine del naso ricorda la mandorla tritata e la liquirizia carensac.
Che dire uno Champagne fresco e croccante!
Philippe Glavier e la moglie Véronique ti accolgono in cantina con la proverbiale diffidenza dei vignaioli francesi. Cosa che rende tutto maledettamente intrigante e fa divampare la voglia dei loro Champagne, piuttosto rari e in crescita qualitativa esponenziale. Anche se nascono entrambi in famiglie di produttori, la storia del loro marchio comincia nel 1995. Nel garage di casa, letteralmente, fatto che costringe l'acquisto di una pressa da appena 2 mila chili. E' la più piccola tra quelle dello Champagne semplicemente perché non ne sarebbe entrata un'altra in quella stanza. Anche se ora hanno più spazio, continuano ad usare quella: considerata ideale per chi, come loro, vuol lavorare in maniera precisa, parcellare e sartoriale
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