Vitae:
2016









Denominazione: | Chianti Classico DOCG |
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Annata: | 2017 |
Regione: | Toscana |
Tipologia: | Rosso |
Vitigni: | 80% Sangiovese, 13% Merlot, 7% Malvasia Nera |
Colore: | Rosso rubino dai vivaci riflessi |
Profumo: | Intensi e morbidi profumi di frutta rossa che ricordano la marasca, la prugna e più leggere note che rimandano al ribes e ai mirtilli |
Gusto: | Fine, elegante, intenso |
Gradazione: | 13,5% |
Temperatura di Servizio: |
16-18°C |
Formato: | Bottiglia 75 cl |
Vigneti: | Le migliori uve provenienti esclusivamente dai vigneti storici di Bellavista, Casuccia, San Lorenzo e Montebuoni |
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Vinificazione: | In acciaio con macerazione per 21-23 giorni |
Affinamento: | 14 mesi in barrique per il 20% di primo passaggio, poi almeno 24 mesi in bottiglia |
Filosofia Produttiva: |
Vini Convenzionali |
Il Chianti Classico "San Lorenzo" di Castello di Ama è la Gran Selezione del Castello di Ama. La Gran Selezione è una recente denominazione del Chianti Classico, introdotta per esprimere il vertice qualitativo della produzione vitivinicola toscana. Affinché un vino possa entrare nella "Gran Selezione" uno dei requisiti prioritari è che le uve con le quali è prodotto debbano necessariamente provenire da una determinata area ed essere di proprietà di chi produce quel vino. Ciò al fine di garantire una maggiore tutela al consumatore. E le uve del "San Lorenzo" provengono, appunto, da uno dei vigneti più prestigiosi dell'azienda.
Il Chianti Classico "San Lorenzo" di Castello di Ama è un vivace e intenso rosso rubino. Profuma di note di piccoli frutti di bosco a bacca rossa, con un finale speziato e il suo gusto è morbido, voluttuoso, ma elegante e raffinato al pari. Crediamo poco ai punteggi delle guide, eppure anche per noi di Fermento24, il "San Lorenzo" è davvero uno dei vini migliori mai provati.

Siamo ad Ama, nel comune di Gaiole in Chianti, il cuore del Chianti Classico. Paesaggi che spezzano il fiato, tra occhi che si perdono in scorci di natura pittoreschi. Come fare a non innamorarsi di queste terre? Se ne sono perdutamente innamorati negli anni 70 la famiglia di Lorenza Sebasti e di Marco Pallanti,che da quel momento non hanno mai più lasciato quelle terre e anzi hanno saputo renderlo ancor più prestigioso con la creazione della loro azienda. Diventata oggi un baluardo storico e noi diremo anche patrimonio dell'Unesco per i vini che producono.
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