Da un vigneto in contrada Nave, nasce “Calmarossa” di Santa Maria la Nave, un blend di Nerello Cappuccio e Nerello Mascalese i cui vigneti affondano le proprie radici a 800 metri di altitudine su un terreno riccamente lavico. Si tratta di uno dei vigneti più alti d’Europa, circondato da antiche colate laviche e ci sono voluti ben 15 anni di selezione massale per riportare a nuova vita questo inestimabile tesoro. Tutte viti a piede franco, dunque, le cui rese sono bassissime e che sanno produrre uve di grande talento. E a questo talento si aggiunge quello di Santa Maria la Nave.
Il “Calmarossa” di Santa Maria La Nave è uno scambio vicendevole di amore e fiducia. Amore verso la Sicilia e la tradizione vitivinicola etnea e fiducia in chi, preservando un territorio, lo anima curandolo e producendo vini come Calmarossa che in quest’annata si presenta in un delicato rosso rubino con intensi riflessi purpurei. Al naso i profumi sono ampi ed eleganti. I penetranti sentori di rosa e violetta selvatica si mescolano alle note di frutta, ciliegia e lampone, per poi lasciare spazio a sfumature di cannella e sottobosco accompagnati da sfumature di grafite, accenni di cacao e liquirizia. Lievi note eteree di smalto ne esaltano la complessità del bouquet. Pieno e avvolgente l’ingresso al palato. Secco, caldo e morbido per la vulcanica glicerina. La vivace freschezza mitiga l’intensa nota alcolica che si fonde armonicamente ad un elegante tannino. Persistente ed equilibrato dal finale ricco e avvolgente. Un’esplosione di Etna nel bicchiere. Confessiamo che noi di Fermento24 ci siamo emozionati durante la degustazione del Calmarossa di Santa Maria la Nave.