Denominazione: | "Filagnotti" 2016 Cascina degli Ulivi |
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Annata: | 2016 |
Regione: | Piemonte |
Tipologia: | Bianco |
Vitigni: | Cortese 100% |
Colore: | Giallo paglierino con riflessi dorati |
Profumo: | Fiori, frutta a polpa gialla matura, spezie |
Gusto: | Rotondo, sapido, persistente |
Gradazione: | 13% |
Temperatura di Servizio: |
8-10°C |
Formato: | Bottiglia 75 cl |
Vigneti: | Cortese, vecchie vigne di 60 anni, allevate a guyot, su terreni argillosi-ferrosi |
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Vinificazione: | Vendemmia manuale di fine settembre, pigiodiraspatura, fermentazione alcolica in bianco e affinamento in botti di acacia da 25 hl per 15 mesi con lieviti indigeni, fermentazione malolattica, nessuna filtrazione, chiarificazione naturale per decantazione |
Affinamento: | In botti di acacia da 25 hl per 15 mesi |
Filosofia Produttiva: |
Vini Biodinamici |
Il "Filagnotti" è un vino prodotto a partire da uve 100 % Cortese coltivate in regime biodinamico sui terreni argillosi-ferrosi di Tassarolo, con esposizione a sud-ovest. Le vigne hanno un'età media di circa 60 anni. La vendemmia è manuale e avviene verso la fine del mese di settembre, in cantina l'uva viene pigiodiraspata per poi essere fermentata in bianco con lieviti indigeni in botti di acacia da 25 hl nelle quali il vino affina per 15 mesi. Oltre la fermentazione alcolica avviene anche la malolattica. Alla fine il vino si chiarifica per decantazione naturale, non si fa filtrazione né si aggiunge solforosa.
Il "Filagnotti" si presenta al calice con un colore giallo paglierino molto intenso, sono infatti visibili chiaramente anche i suoi riflessi dorati. Al naso si percepiscono aromi di fiori gialli come il dente di leone, l'arnica; la frutta mantiene la polpa gialla ma è matura, si percepisce la pera Williams, il cachi, ma anche qualche accenno di agrume; e si finisce con aromi speziati. In bocca il sorso è pieno, avvolgente, sapido, minerale e persistente.

Sulle colline di Novi Ligure in provincia di Alessandria si è fatta spazio Cascina degli Ulivi con i suoi 22 ettari vitati curati da Stefano Bellotti secondo le fondamenta di un'agricoltura biodinamica. Stefano è un agricoltore profondamente legato alle tradizioni e allo stesso tempo capace di accogliere l'innovazione conservando il massimo rispetto per gli insegnamenti di quegli ultimi contadini che come lui sentivano di appartenere, liberi, alla natura.
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