Il Friulano di Doro Princic nasce da una lavorazione altamente artigianale di questo vitigno. Un vitigno per il quale il Friuli ha deciso di combattere strenuamente per la difesa della sua identità e finanche del suo stesso nome. In origine infatti il friulano era comunemente conosciuto come Tocai. Fino a quando poi l'Ungheria non ha ritenuto di doverne rivendicare il nome. E così poi è stato con una storica ed epocale sentenza della Corte di Giustizia Europea che ha sancito l'uso esclusivo del termine Tocai solo per il vitigno ungherese. Da allora in Friuli non si parla più di Tocai, ma appunto di Friulano Ma questo vitigno ha analogie anche con i cugini d'oltralpe, e lì meglio conosciuto con il nome di Sauvignonasse. Le vigne di Friulano di Doro Princic sono coltivate sui versanti esposti a sud-est delle colline attorno alla cantina, su terreni di antiche marne di calcare e arenarie, molto ricche di sostanze minerali. Al termine della vendemmia manuale, si esegue la pressatura soffice delle uve intere e il mosto fiore viene fatto fermentare in vasche d'acciaio a temperatura controllata. Prima dell'imbottigliamento il vino matura per 6 mesi sulle fecce fini in acciaio.
Il Friulano di Doro Princic si presenta in un vivace e carico giallo paglierino dai vivaci riflessi. Il suo naso è riccamente fruttato, e profuma di frutta bianca e di agrumi, ai quali si aggiungono note di erbe aromatiche e balsamiche. Ovunque, come in tutti i vini di Princic non manca mai la nota minerale. Il sorso è pieno e ricco, in perfetta coerenza con lo spettro olfattivo. E anzi aumenta ancor di più quella nota minerale avvertita al naso grazie anche a una retronasale che rimanda a sentori di iodio e rimandi salmastri. Di notevole persistenza e di facile beva. Tanto che vorresti subito un altro calice!