Vitae:
2014









Denominazione: | Pinot Nero DOC |
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Annata: | 2017 |
Regione: | Lombardia, Oltrepò' pavese |
Tipologia: | Rosso |
Vitigni: | Pinot nero 100% |
Colore: | Rosso granato, luminoso e compatto |
Profumo: | Floreale di peonia, segue ciliegia, timo, arancia e tonalità di sigaro e cuoio |
Gusto: | Gustoso e bilanciato, con alcol, acidità e tannino in perfetta sinergia |
Gradazione: | 14% |
Temperatura di Servizio: |
16-18°C |
Formato: | Bottiglia 75 cl |
Vigneti: | Le vigne sono situate in zona collinare su suolo argilloso-calcareo a 160 mt di altitudine |
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Vinificazione: | Fermentazione in acciaio a temperatura controllata con macerazione sulle bucce per 15 giorni. Fermentaziona malolattica completa in piccole botti usate |
Affinamento: | 12 mesi in botti di legno da 25 hl e 6 mesi in acciaio |
Filosofia Produttiva: |
Vino biologico |
Il Pinot nero "Giorgio Odero" 2016 è prodotto da uve pinot nero provenienti da una selezione storica ed accurata dei vigneti di proprietà della famiglia Odero. L'enfant terrible di Frecciarossa matura 12 mesi in barrique e affinato 18 mesi in bottiglia, ne nasce un vino che nulla ha da invidiare ad i suoi cugini d'oltralpe.
Il Pinot nero "Giorgio Odero" 2016 rappresenta la punta di diamante per l'Azienda Un pinot nero fermo in purezza di notevole spessore e finezza. E sottolineare il suo carattere "fermo" non è affatto un'ovvietà in Oltrepo' Pavese, dove questo vitigno è quasi sempre utilizzato per la spumantizzazione. In queste terre il pinot è, infatti, notevolmente diffuso, basti pensare che l'Oltrepò, ovviamente dopo la Borgogna, è il territorio più esteso per superficie vitata destinata a questo vitigno (anche più della zona dello Champagne). Nella 2016 si conferma la maestria della famiglia Odero, vigneron da oltre un secolo che hanno saputo dare pregio e prestigio all'Oltrepo' anche grazie ad interpretazioni maestrali come il Giorgio Odero 2016. Non è un caso, infatti, che uno dei massimi esperti di vino come Giancarlo Gariglio di Slow Wine, discettando del Giorgio Odero lo ha definito "semplicemente uno dei più buoni della zona e uno dei migliori a livello italiano. Spessore e finezza, matrimonio perfetto".

E' della famiglia Radici Odero la proprietà dell'Azienda Frecciarossa, storica realtà vitivinicola che ha fatto davvero del bene all'Oltrepò Pavese. Era il 1919 quando a Casteggio, in provincia di Pavia, Mario Odero decise di acquistare una splendida tenuta situata nel toponimo denominato "Fracciarossa" che deriva da fraccia (cioè una frana, nel dialetto pavese) e rossa, come l'argilla presente su quei vigneti. Scelte naturali e semplici in vigna come in cantina e da allora potremo dire che poco è cambiato visto che di generazione in generazione il metodo di produzione continua a perpetrarsi. Una severa selezione manuale dei grappoli e fermentazioni spontanee in cantina, Poi lunghi invecchiamenti in legno per i rossi e passaggi in acciaio per i bianchi. Non mancano le declinazioni sotto forma di bollicine che confermano la bravura dei produttori. Frecciarossa è un'importante azienda del territorio pavese, e della qualità dei suoi prodotti ci vide già lungo anche Alfred Hitchcock, che rientrò tra i più grandi estimatori dei vini di Frecciarossa.

Lardo di colonnata

Pappardelle al ragù di cinghiale

Costine di maiale alla brace