"Giovin Re" Bianco Toscana IGT 2021 Michele Satta

SKU: 844
"Giovin Re" Bianco Toscana IGT 2021 Michele Satta

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Denominazione: Toscana IGT
Annata: 2019
Regione: Toscana
Tipologia: Bianco
Vitigni: Viognier 100%
Colore: Paglierino brillante, dai lampi dorati
Profumo: Intenso e complesso, mineralità spiccata e sentori esotici
Gusto: Cremoso e vellutato, colpisce per eleganza e freschezza, lunghissimo
Gradazione: 13,5%
Temperatura di Servizio:
10-12°C
Formato: Bottiglia 75 cl
Vigneti: Vigne situate in un unico cru situato a Vignanova
Vinificazione: Fermentazione per metà in barrique e per metà in cemento
Affinamento: In bottiglia per 12 mesi
Filosofia Produttiva:
Vini Convenzionali

Il Giovin Re di Michele Satta è un vino nato da un’improvvisazione come il produttore stesso racconta, che assaggiando l’uva in vendemmia e trovandone straordinaria la ricchezza aromatica, decise di vinificare questo Viognier in purezza. E ci aveva visto bene Michele Satta visto che anno dopo anno il Giovin Re conferma il suo valore.Il mosto fermenta per metà in barriques quasi esauste e per metà in cemento dove sosta fino a Marzo prima di essere imbottigliato senza alcuna chiarifica. Una volta imbottigliato rimane poi in cantina per ulteriori 12 mesi prima di essere immesso in commercio.
Il Giovin Re si presenta al calice in un giallo paglierino carico e dai riflessi dorati. Il bouquet olfattivo è riccamente stratificato, dai fiori, ai frutti arrivando a note più dolci fino a leggeri sentori di tostature e odori speziati. Il palato è di impatto e di corpo, ma colpisce per la notevole eleganza e dinamismo di cui si connota. E poi in ultimo stupisce quella lunghissima persistenza di ogni sorso. Che gran bel vino! .

“Il mio arrivo a Castagneto Carducci è casuale”, così Michele Satta spiega l’inizio della sua storia da vignaiolo. Era il 74, quando poco più che ventenne si iscrive all’università di agraria di Milano, e da lì a poco, con una laurea in tasca e pervaso dalla testa fino ai piedi di entusiasmo affitta vecchie vigne a Castagneto Carducci. Date che coincidono anche con la nascita della Doc Bolgheri. Perché se esiste questa Denominazione, nata appunto nel 1984, è anche e soprattutto grazie alla storia dell’azienda di Michele Satta. Il merito del successo va anche a sua moglie Lucia, compagna di vita e di lavoro e oggi a due dei suoi sei figli che perseguono il lavoro iniziato dai loro genitori, Giacomo e Benedetta. Questa è sì una storia di famiglia, ma parallelamente è anche un pezzo della storia d'Italia, visto che i vini di Michele Satta hanno davvero fatto la storia di questa denominazione e anche della Toscana.
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