"Il Re è nudo" IGP Roccamonfina Rosato 2021 Enoz


Enoz

"Il Re è nudo" IGP Roccamonfina Rosato 2021 Enoz


Enoz

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€18,50

Vino Rosé

Non disponibile

Denominazione: IGP Roccamonfina
Annata: 2021
Regione: Campania
Tipologia: Rosato
Vitigni: Primitivo 100%
Colore: Rosa tenute dai vivaci riflessi
Profumo: Bouquet di piccole fragoline di bosco e di mirtilli in un odore fine ed elegante
Gusto: Dinamico, fresco, sapido
Gradazione: 12,5%
Temperatura di Servizio:
10/12°C
Formato: Bottiglia 75 cl
Vigneti: Vigne allevate con sistema di allevamento a guyot su terreno sabbioso a circa 280 metri sopra il livello del mare
Vinificazione: Fermentazione spontanea in anfora
Affinamento: 7 mesi in anfora
Filosofia Produttiva:
Vino Biologico

Il Re è nudo è prodotto da uve 100% primitivo le cui viti sono allevate con sistema di allevamento a guyot nel territorio di Sessa Aurunca, in provincia di Caserta. Siamo nel cuore della Campania Felix. Ed è qui che Roberto Zeno di Enoz insieme con il bravo enologo Gennaro Reale, produce questo intrigante rosato che fermenta spontaneamente in anfora, senza alcuna macerazione delle uve, con un affinamento di 7 mesi sempre in anfora. Ne nasce un vino dalla notevole capacità di beva e freschezza che saprà di sicuro stupirvi!
Il Re è nudo si presenta in un vivace rosa chiaretto di buona fittezza. Nel calice si avvertono note di fragoline di bosco e petali di rosa insieme ad odori più spessi come il mirtillo. L'intero spettro olfattivo è fine ed elegante. Il suo sorso è fresco ma ben contemperato dalle sue morbidezze. Elegante ed equilibrato con tannini completamente integrati. Il finale regala una sensazione sapida particolarmente piacevole.

Vigna Campania

Nel pieno cuore della Campania Felix, e precisamente a Sessa Aurunca. È qui che Roberto Zeno ha deciso di cambiare radicalmente la sua vita. Lo ha fatto appunto partendo dalle radici, impiantando viti che potessero rendere ancora di più l'idea di quanto sia "felix" la Campania. E così, rispettando l'ambiente e le condizioni pedoclimatiche, ha intrapreso il suo lavoro, partendo dagli autoctoni di questa zona. Sono filari di falanghina, di fiano, di primitivo, piedirosso, aglianico e traminer rosa, su suoli sciolti di origine vulcanica. Oggi l'azienda si estende per circa 22 ettari, di cui solo 4 vitati, mentre il resto è lasciato al bosco, al grano e agli ulivi. Un paesaggio che spezza il fiato. Un paesaggio tutelato da Roberto secondo i canoni più rigidi dell'agricoltura biodinamica, e che strizza l'occhio a forme di vinificazione che rispecchino, per quanto possibile il varietale. D'altronde non potrebbe essere diversamente, visto che oltre a Roberto, i vini di Enoz sono firmati dal grande enologo Gennaro Reale.

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