"Emozione" è il termine esatto per descrivere l'azienda Franz Haas riassumendo il tutto in una sola parola. È emozionante la storia di queste sette generazioni di viticoltori che hanno voluto mantenere, per ognuna, un riferimento umano che avesse, sempre, lo stesso nome. Questa traversata nel tempo di giovani Franz Haas che si sono susseguiti ha creato come un argine bello forte per il fiume di esperienze, conoscenze, tradizioni, emozioni che travolgono la famiglia oramai, è il caso di dire, da secoli.
Oggi è Franz Hass VII, a tenere le redini dell'azienda, insieme al figlio Franz Haas VIII e a tanti altri Uomini e Donne che le aggiungono valore. Per tutto questo tempo, i Franz Haas con razionalità, ma anche con amore e determinazione, hanno cercato, e continuano a farlo, la perfezione, come ad esempio con il Pinot Nero, basti pensare che negli anni hanno vinificato ben 592 Pinot Nero variandone le condizioni a contorno: tipo di vinificazione, coltivazione, affinamento, etc.
Questa è una realtà volta al rispetto per la natura, un amore profondo per i suoi processi, infatti in vigna si favorisce tutto ciò che è naturale come l'impollinazione, la riproduzione di fiori e di insetti, e dal 2000, sulla base dell'oramai evidente cambiamento climatico, Franz Haas inizia a piantare viti ad alta quota, si arriva fino a 1150 m s.l.m. (l'altitudine minima è di 200 m s.l.m.), tra i più alti dell'Alto Adige, compensando la maggiore fatica nel prendersene cura, con al calice un prodotto che enfatizza le proprie caratteristiche in termini di profumi, longevità, acidità, struttura, sapidità e mineralità. In totale l'azienda si estende su circa 55 ettari vitati, distribuiti nei comuni di Montagna, Egna, Trodena e Aldino, su terreni diversi caratterizzati da sabbia porfirica oppure da argilla e calcare. Il legame con la storia non ha intaccato l'evoluzione dei caratteri aziendali, tanto è vero che si è scelto di cestinare il sughero "oramai non più quello di uva volta" e di affidarsi al tappo a vite.