Emidio Pepe, ultimo contadino vero dell'Abruzzo del vino, divide da sempre gli eno-appassionati per il suo essere non omologato e per la variabilità delle sue bottiglie che rischiano di mandarti all'inferno o in paradiso in un attimo. Con oltre 50 anni di vendemmie sulle spalle potrebbe scrivere un libro sulla cultura contadina della sua Regione. La sua azienda, infatti, è stata fondata nel 1964. L'inconfondibile dei suoi vini è merito, però, anche del suo territorio. Siamo Torano e la rustica bellezza del luogo sembra essere fatto apposta per fare del vino buono. Un borgo che domina la valle, a metà strada tra Teramo ed Ascoli, dalla cui terrazza si ammirano le vette del Gran Sasso, con in primo piano i Monti Gemelli: la Montagna dei Fiori e la Montagna di Campli. Qui le vigne sono coltivate secondo i metodi biologici e senza uso di prodotti chimici: trattate esclusivamente con materiali prodotti dalla natura, per esempio zolfo di miniera e acqua di rame, nel pieno rispetto delle caratteristiche varietali delle viti, con l'obiettivo di garantire un impatto minimale nella vita della pianta. Oggi sono le figlie Sofia e Daniela ad affiancare Emidio in cantina e ad assicurare che la forte determinazione di Emidio, unita a una rara sensibilità, non vengano assolutamente tradite. Più di recente è la nipote Chiara che accompagna il nonno nei sempre più frequenti viaggi a New York, dove negli ultimi anni Pepe è diventato un divo di cui parlano tutti i ristoratori e gli appassionati di vino.
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