Il Nosiola Fontanasanta di Foradori è prodotto da sole uve nosiola, vitigno autoctono delle dolomiti. Il suo nome è il rimando al suo vigneto, denominato appunto Fontanasanta che cresce su terreni ricchi di argilla e calcare in totale conduzione biodinamica. La vendemmia è rigorosamente manuale e non potrebbe essere diversamente, vista l'impossibilità di far passare mezzi meccanici in zone così strette e ripide. Le uve vengono raccolte a perfetta maturazione e dopo la diraspatura non viene effettuata alcuna pigiatura e il mosto macera sulle bucce in anfore di terracotta spagnole, le cosidetta tinajas, per circa 8 mesi. L'affinamento è poi garantito da vasche di cemento solo per alcuni mesi, al fine di non appesantire la materia già formatasi riccamente in anfora. Il risultato è un vino dal crescendo corredo aromatico, che sfugge a definizioni stereotipate al palato, eppure una costante in ogni sua annata è sempre insita: persistenza ed eleganza.
Il Nosiola Fontanasanta di Foradori sfugge a oggettive e asettiche descrizioni, e soprattutto a stereotipate descrizione. Ogni bottiglia è un raro e unico esemplare. E quel che ritroverai ina non corrisponderà all'altra. Ed è questo il "plus" di questo vino, sapere che ogni sorso è irripetibile. Quei profumo ricchi e variegati di frutta esotica: mango e papaya che si fondono e che si uniscono a note di agrumi che alleggeriscono l'olfatto e che viene reso, poi, ancor più brioso da sbuffi di erbe aromatiche e leggere note speziate. Il suo palato è notevolmente fresco e sapido, eppure entra con una tale carnosità da apparire quasi materico, e forse sarà merito della lunga macerazione in anfora. Tutto rimane in perfetto equilibrio a seguito della deglutizione. In una sensazione così appagante che ogni sorso è un applauso alla sua produttrice.