In genere il Rosso di Montalcino è sempre considerato il fratellino minore del Brunello. A lui, dunque, questa sorte di essere sempre affine a un vezzeggativo che a un superlativo. Eppure nei tempi che corrono, oggi sarebbe il caso di dire, che ha finalmente trovato il suo riscatto. Piccolo è meglio no? O less is more! Ma la verità è che non dovrebbe essere trattato come un parente né lontano né vicino del Brunello, perché il Rosso di Montalcino ha una sua precisa identità. Nulla a che vedere con il Brunello. Ad accomunarli è solo il vitigno, il sangiovese che cresce nelle zone di Montalcino. Per il resto, normalmente i vigneti destinati all'uno sono diversi dall'altro per non parlare, poi, delle sue vinificazioni e affinamento. Ne viene fuori un vino dai tratti somatici distintivi. Come quello di Giovanna, la vigneronne di Col di Lamo.
Il Rosso di Montalcino di Col di Lamo è un rosso rubino intenso, che esplode al naso tra odori floreali e fruttati tutti in una tavolozza di rosso e viola. Il gusto regala una sensazione di apertura e vivacità gustativa, il sangiovese si allarga al palato in un avvolgente velo di morbidezza, poi si concede verso la sapidità, regalando in ultimo una sensazione piacevole, ma di corpo del vino stesso. Vino, dunque, che ci piace immaginare con degli abbinamenti di piatti tipici toscani.