Taurasi Riserva DOCG "Poliphemo" 2016 Luigi Tecce
SKU: 1053
| Denominazione: | Taurasi Riserva DOCG |
|---|---|
| Annata: | 2016 |
| Regione: | Campania |
| Tipologia: | Rosso |
| Vitigni: | Aglianico 100% |
| Colore: | Intenso rosso rubino |
| Profumo: | Note tostate di cacao e di pellame si fondono a richiami vegetali e mentolati su una lunga linea fruttata di prugne e ciliegie |
| Gusto: | Voluminoso, tannino ben integrato, di corpo |
| Gradazione: | 15% |
| Temperatura di Servizio: |
16-18°C |
| Formato: | Bottiglia 75 cl |
| Vigneti: | Vigneti a cordone speronato su terreno sabbioso argilloso di natura calcarea |
|---|---|
| Vinificazione: | Fermentazione spontanea e macerazione per 40 giorni in tini di castagno e botti di rovere aperte |
| Affinamento: | Affinamento in botti di legno per 12 mesi in tonneaux, per 12 mesi in botti di rovere da 50 hl e per i 24 mesi successivi all'assemblaggio in bottiglia |
| Filosofia Produttiva: |
Vini Convenzionali |
Il Taurasi Riserva DOCG "Poliphemo" di Luigi Tecce è tutto quanto vorresti aspettarti dall'Irpinia e dalle sue perle enoiche. E' un Aglianico in purezza. Di quelle espressioni veritiere dell'Aglianico irpino.
Dulce et decorum est. Verrebbe da dire bevendo un calice di Taurasi Riserva DOCG "Poliphemo" Luigi Tecce. Si beve e si viene trasportati in un tempo antico, fatto di dolcezze e semitoni: sussurra l'olfatto e ricorda i baccanali di frutta fresca e matura e frutta secca e tostata. Dulce et decorum est verrebbe da dire ancora quando quasi "mangiando" il sorso del "Poliphemo" al gusto ricorda l'arancia sanguinella, la mastichi quasi, e poi la sua freschezza fa gioco forza coi tannini, che nulla possono dinanzi a una scia liquida così equilibrata da regalare una chiusa di ineffabile bellezza.
Chi sia Luigi Tecce non è dato sapere. Agricoltore, filosofo, antropologo. Uomo eclettico per propensione, caleidoscopico per passione. Il vino, quello che lui produce, è la somma ultima di tutto ciò che può essere quest'uomo. Una materia viva che per sua natura cambia costantemente. Non vi aspettate, dunque, che una bottiglia sia uguale all'altra. Al pari di un essere umano. Tutto ciò da l'idea di cosa sia un vino naturale non per definizione, ma per essere. La cantina è in quel di Paternopoli, andare in visita da Luigi Tecce equivale a perdersi tra i filari vivi e veri di Aglianico..
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